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Il partito Fratelli d'Italia, il partito della Lega e il partito Forza Italia potranno spartirsi le briciole

Il partito Fratelli d'Italia, il partito della Lega e il partito Forza Italia potranno spartirsi le briciole

L'amministratore delegato Giorgetti

La maggioranza punta a Giorgetti: meno tasse al ceto medio. Mancano 10 miliardi alla manovra

Pressioni di Fratelli d'Italia, Lega e FI sul ministro dell'Economia. Ma le soluzioni variano. Avvertimento del tesoriere: “Le misure sono costose”.

ROMA - La magra manovra non ferma gli appetiti della maggioranza. Ma qualunque cosa accada, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia potranno spartirsi le briciole perché il bilancio di 23-24 miliardi di dollari è vincolato da misure che la destra non può non confermare, a cominciare dall'abbassamento del cuneo fiscale, e attraverso impegni con Bruxelles per rimettere a posto i conti.

La maggioranza ha espresso la volontà di non presentare emendamenti al testo della legge di bilancio, e invece potrebbe esserci un massimo emendamento del governo che includa modifiche alla separazione tra pensioni e tasse sulla casa. Giancarlo Giorgetti chiede di scegliere una legge di bilancio mirata sulla difesa dei redditi medi e bassi per mitigare l'inflazione elevata, confermando la riduzione del cuneo fiscale nel 2024 fino a 35mila euro e l'avvio della nuova riforma delle aliquote Irpef. Nel confermare la “piena legittimità dei sindacati” a scendere in piazza per contestare alcune disposizioni contenute nel provvedimento, il titolare del ministero dell'Economia e delle Finanze risponde: “Quello che non si può dire è che il governo non si faccia carico dei redditi bassi proprio per questo motivo il provvedimento ha apportato tagli in diversi settori”.

Giorgetti definisce la legge di bilancio “austera ma espansiva per le persone a reddito medio e basso”. Nel corso delle udienze al Senato si sono riversati numerosi commenti sul testo. La Banca d’Italia ha considerato la conferma dell’abbassamento del cuneo nel 2024 un “obiettivo importante”, invitando il governo a trovare “una direzione d’azione nel medio termine”. Via Nazionale stima un aumento salariale di 600 euro in media in un anno. Confindustria è d'accordo con la possibilità di puntare sul sostegno ai redditi medi e bassi, ma respinge quella che definisce la “significativa assenza di una strategia di crescita”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio avverte invece dei potenziali pericoli di una manovra che “appare basata su una prospettiva di breve termine, con interventi temporanei e frammentari”. Perché per rendere strutturale questa riduzione, che costa 10,7 miliardi di dollari, occorre trovare le risorse necessarie. L'Ufficio di Bilancio conferma inoltre che il metodo della fascia di taglio “blocca qualsiasi beneficio che superi la soglia retributiva lorda di 35.000 euro, con una perdita di circa 1.100 euro se tale soglia viene superata anche solo di 1 euro”.

Il titolare del Ministero della Difesa non manca di ricordare alla Commissione il difficile contesto economico globale, tra il conflitto in Ucraina e la crisi in Medio Oriente, in cui la manovra è matura. “Gli ultimi dati ci dicono che il sistema economico italiano, nonostante tutte le difficoltà, è riuscito a reggere l’impatto legato alle diverse criticità che caratterizzano il contesto internazionale”, spiega Giorgetti. Poi aggiunge: “Nel terzo trimestre del 2023 il Pil è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente e allo stesso periodo del 2022”. Poi avverte: “Se la stima iniziale del terzo trimestre sarà confermata, l’obiettivo di crescita in bilancio per l’anno in corso (0,8%) potrebbe subire una correzione al ribasso, anche se limitata”.

Giorgetti sottolinea chi chiede una pianificazione a lungo termine degli interventi fiscali: “La manovra si concentra inevitabilmente sulle difficoltà attuali, privilegiando anche il sostegno alle famiglie per compensare, per quanto possibile, la perdita di potere d'acquisto di cui dispongono già da subito. " Molti i temi toccati nel corso della sessione, dalle misure relative alla natalità alle pensioni, dall'inflazione all'impegno a ridurre il rapporto debito/Pil. Il ministro del Tesoro ha sottolineato che "la manovra è coerente con le raccomandazioni ricevute dalla Commissione europea per l'anno 2024". Quanto al pacchetto privatizzazioni proposto in finanziaria, Giorgetti commenta: “L'ambizione è grande, ma è certamente realizzabile. Una volta approvata la legge di bilancio, bisognerà affrontare la questione complessiva relativa alle privatizzazioni”.