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Appello all'unità della difesa europea in mezzo alle polemiche sul piano RearmEU

Appello all'unità della difesa europea in mezzo alle polemiche sul piano RearmEU

Schlein avverte: l'Europa ha bisogno di una difesa collettiva, non di una corsa agli armamenti separata

La segretaria generale del Partito Democratico Italiano, Ellie Schlein, ha sottolineato l'importanza di istituire un sistema di difesa europeo comune, anziché impegnare i singoli paesi in corse agli armamenti individuali. "Questa è la posizione del Partito Democratico e restiamo fedeli ad essa", ha affermato Schlein.

Schlein ha spiegato che il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione sulla difesa collettiva, che include molti punti concordati, ma allo stesso tempo sostiene il piano RearmEU proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ha sottolineato che il Partito Democratico si oppone a questo progetto perché "incoraggia il riarmo nazionale attraverso il debito sovrano, senza contribuire al rafforzamento della difesa collettiva europea, e potrebbe persino ritardarlo".

Schlein ha sottolineato la necessità di rafforzare l'integrazione politica e gli investimenti congiunti nei settori industriale, sociale, ambientale e digitale, oltre alla difesa comune, senza compromettere la giustizia sociale e la coesione europea. Ha aggiunto che la soluzione risiede nell'"aumento della capacità e del coordinamento industriale, con una visione federale volta a creare un esercito europeo al servizio di una politica estera unitaria e di un progetto di pace sostenibile".

Nello stesso contesto, l'ex Primo Ministro italiano Romano Prodi ha espresso la sua preoccupazione per una corsa agli armamenti senza una politica di difesa unitaria dell'Unione Europea, sostenendo che questo passo dovrebbe far parte della costruzione di un governo europeo in grado di assumersi le proprie responsabilità in materia di difesa, come fanno i governi di tutto il mondo.

Nel corso di una lezione tenuta a Firenze sul futuro dell'Europa, Prodi ha sottolineato che il mondo sta attraversando un periodo di sconvolgimenti senza precedenti, affermando: "Ho visto molto nella mia vita, ma non ho mai visto un caos politico di questa portata, anche se paragonato a crisi precedenti come quella di Cuba".

Commentando il voto parlamentare, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha criticato il sostegno della maggioranza degli eurodeputati italiani al piano RearmEU, definendolo una "follia collettiva". Ha inoltre criticato la posizione del partito Fratelli d'Italia, affermando che il tentativo di cambiare il nome del piano per nascondere il riferimento alle "armi" non ha avuto successo, aggiungendo: "I cittadini non sono stupidi". Ha attaccato anche la Lega Nord, accusandola di contraddire il sostegno al piano all'interno del governo Meloni con l'opposizione pubblica.